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BJJ unico strumento idoneo per le Forze di Poliza

Verona 8 giugno 2018 – Sette agenti di polizia non riescono ad immobilizzare un extracomunitario. Roba da non credere! Per il video clicca qui

Città di Castello (Perugia), 28 giugno 2018  – Due agenti di polizia non riescono ad ammanettare un   extracomunitario e offrono uno “spettacolo” definito osceno dal  segretario generale del Sindacato autonomo di polizia Stefano Paoloni.  Per Paoloni l’unico modo per risolvere simili situazioni dovrebbere  essere l’introduzione del taser. Per il video clicca qui

Quello che manca agli agenti delle forze dell’ordine italiane, in realtà, non è il taser ma la capacità di immobilizzare un soggetto che oppone resistenza.

Se gli agenti sono impreparati al combattimento corpo a corpo (jiu jitsu brasiliano/grappling) il rischio è che strumenti come il taser, il manganello, lo spray… eccetera,  diventino di intralcio al loro operato e nella peggiore delle ipotesi c’è il rischio che gli vengano sottratti, come si vede nel video in cui uno dei due agenti si lascia strappare dalle mani il  manganello da una donna. Roba da non credere!

Là dove invece gli agenti sono preparati gli interventi terminano in tutt’altro modo.

Spinaceto (Roma) – 22 Giugno 2018   Nel corso di un bliz condotto dagli agenti del commissariato di Spinaceto per sgominare una banda di ladri sudamericani, la conoscenza del Jiu-Jitsu Brasiliano risultava decisiva per l’intera operazione. Tra gli agenti impegnati nel blitz due praticano il jiu-jitsu brasiliano: uno è cintura nera del team Batatinha,  l’altro è un suo allievo cintura bianca.

Nel momento in cui la refurtiva veniva scoperta all’interno dell’appartamento uno dei ladri afferrava dapprima una bottiglia, la spaccava e si avventava contro uno degli agenti. Ne nasceva una prima colluttazione che permetteva agli operanti di togliere dalle mani la bottiglia spaccata. L’esagitato, non contento, riusciva ad afferrare un coltello bilama  ed a rivolgerlo all’altezza dell’addome di un Ispettore di Polizia lì presente  che, riportava una lacerazione della maglietta all’altezza del fianco dx.   Solo grazie al provvidenziale intervento di un agente praticante di BJJ (white belt)  e al suo addestramento specifico nel Jiu Jitsu Brasiliano, si è evitato il peggio: di fatti lo stesso,  reagiva prontamente sferrando un colpo di striking all’addome del malvivente, azione che costringeva l’aggressore a lasciare il coltello, permettendo ai presenti di chiudere la distanza, portarlo a terra e ammanettarlo.

Nel contempo un altro appartenente alla banda, un uomo del peso di 120 kg, sottrattosi in modo fulmineo  al controllo visivo degli agenti, si armava di un coltello da cucina in ceramica di 30 centimetri e aggrediva gli altri agenti presenti, urlando “ve mato ve mato” , l’intento era chiaramente quello di uccidere e sottrarsi alle proprie responsabilità penali, qui uno dei poliziotti rimaneva ferito nel corso della colluttazione. Solo l’intervento dell’agente cintura nera di jiu Jitsu brasiliano scongiurava il peggio. Questi placcava da dietro l’aggressore armato, e una volta portato a terra lo chiudeva in una presa dalla back mount e lo addormentava con un rear naked choke. 

L’agente cintura nera, di cui per ovvi motivi non posso rivelare le generalità, mi ha detto che deve ringraziare solo le sue competenze nel BJJ e l’allenamento continuo in palestra se è riuscito a tenere un rear naked choke (strangolamento da dietro a mani nude) per circa 20 secondi fino a far addormentare un energumeno di 120kg (pensate che aveva i polsi così grossi che gli agenti hanno faticato a mettergli le manette).

C’è  chi continua a dire che il Brazilian Jiu-Jitsu  è inefficace perché in  strada non si deve finire a terra, ma si tratta solo di uno dei tanti  luoghi comuni di chi non sa che cosa sia un vero allenamento di  Brazilian Jiu-Jitsu, luoghi comuni che vengono smentiti regolarmente  nella realtà.

Nella sua esperienza sul campo – mi diceva l’agente  – il BJJ gli ha permesso di ben operare in diverse situazioni come  queste. Inoltre mi ha spiegato di come l’allenamento NOGI sia  fondamentale dal momento che molti delinquenti, in queste circostanze,  si denudano per non dare appigli agli agenti. Immaginate di cercare di  afferrare una persona sudata e magari resa scivolosa dal sangue e sotto  l’effetto di sostanze psicotrope… un vero incubo!  Solo con un  costante addestramento,  attraverso lo sparring, un agente si prepara ad  agire con lucidità e fermezza, conscio delle sue potenzialità.

I  due agenti che praticano Brazilian jiu-Jitsu hanno avuto la meglio, a  mani nude, su due ladri decisi a tutto ed armati!  Questo dovrebbe far  riflettere chi di dovere. Gli agenti, oltre ad essere più  tutelati a  livello giuridico e prima di essere dotati di taser o altri giocattoli  tecnologici, andrebbero addestrati al Brazilian Jiu Jitsu solo così si  eviterebbero quelle che il segretario generale del Sap ha chiamato  “spettacoli osceni”.

Perchè non hanno sparato? L’utilizzo delle  armi, avrebbe sicuramente messo ad ulteriore rischio tutti i presenti,  ricordiamo i recenti fatti di Genova, dove la Polizia interveniva in un  appartamento per tentare di salvare un giovane ecuadoriano che dava in  escandescenze e minacciava il suicidio. Lo stesso riusciva ad  accoltellare uno degli agenti in modo grave; l’altro agente,  per  difendere il collega ha sparato e ucciso il giovane sudamericano, e ora è  indagato per omicidio colposo

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