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PORTARE I BAMBINI IN PALESTRA…E’ DIVENTATO UN LUSSO PER RICCHI

Partiamo dalla definizione di “bambino”, bimbo o fanciullo, è l’essere umano nell’intervallo di tempo compreso tra la nascita e la pubertà. A seconda del contesto, anche linguistico, il termine può indicare genericamente una persona che non ha ancora raggiunto la pubertà, oppure che ha ancora 11 anni.

Detto questo andiamo ad analizzare la situazione attuale che troviamo nella maggior parte delle palestre del territorio, Anzio come Ardea, Nettuno come Pomezia.

La situazione è da brividi, corso o gioco corsi, tipo gioco danza, avviamento al karate, al judo, alla ritmica , al lancio dei coriandoli e chi più ne ha più ne metta, costano dai 50 ai 60 euro, avete capito bene, per mandare un bambino in palestra dai 4 anni, bisogna spendere 50/60 euro al mese, signori ma ci rendiamo conto, di che razza di mercimonio è stato messo in piedi?. Un business dannosissimo per lo sviluppo della società.

Un bambino che paga come se fosse un adulto??? Poi ci chiediamo perché 6 bambini su 10 in Italia sono obesi, semplice perché il mono stipendio padre di famiglia, con due bambini non potrà mai permettersi di sborsare 100/120 euro mensili per due ore settimanali di gioco danza, gioco karate, propedeutica al judo o al lancio dei coriandoli e menate varie. Parliamoci chiaro, rimanete a guardare quello che fanno, vi rubano 60 euro al mese per non insegnargli niente, li fanno giocare ad acchiapparella, a ruba bandiera e a un due tre stella, portateli al parco otterrete sicuramente più beneficio e vi risparmiate di subire queste rapine tutti i mesi.

Prima del mensile però bisogna trattare una delle più clamorose truffe che attuano le palestre, L’ISCRIZIONE che, per i bambini arriva a costare anche 60 euro. Allora apriamo una piccola parentesi, tutte le ASD devono obbligatoriamente affiliarsi ad un ente di promozione sportiva o federazione riconosciute dal CONI, ogni ente di promozione garantisce la famosa assicurazione ai propri tesserati, dallo CSEN all’ASI, all’ACSI ecc ecc, funziona cosi, tre tipologie di assicurazione base A, media B, completa C.

Tipologia base, costa vivo che l’EPS chiede all’ASD è pari al massimo a 3 euro, avete capito bene 3 Euro. Per la formula B, 5 euro e per la formula C completa 10 euro, chiare le somme? 3,5 e 10 Euro. Il 95% delle palestre, tessera i propri associati con la formula base, quindi 3 euro, quella che se vi fate male non prendete neanche i soldi per il caffè. Direte ma come, pago 60 euro e neanche mi rimborsano in caso di infortunio? Esattamente, tu hai pagato si 50/60 euro, rispetto ai 3 euro per l’assicurazione ma, i restanti Eurini se li è intascati, trafugati la palestra. Tanto di cappello a chi arriva a chiedere 20 euro per l’iscrizione annuale e tessera i propri affiliati con la formula completa C, li ci può stare, 10 euro l’assicurazione, spesa viva, 10 euro spese varie di cancelleria e gestione della pratica a carico della struttura, onestissimo. Diverso è chi chiede 50 o anche di più, capite bene che diventa ruberia.

Quindi riavvolgiamo il nastro, Mario Rossi, mono reddito, vuole portare i suoi figli, uno di 6 e l’altra di 4 anni, in palestra, uno al corso di propedeutica al lancio dei coriandoli e l’altra al gioco del batti muro, perfetto, quanto deve sborsare Mario il primo mese per garantire sviluppo psicofisico e sociale ai suoi bambini? Presto detto, dalle 200 alle 240 euro a seconda dei rapinatori. Ci rendiamo conto o no? 200 Euro minimo, per mandare in palestra due bambini, lo stipendio medio in Italia è di 1000 euro netti pro capite, vuol dire che se Mario, decide di segnarli in palestra e paga pure l’affitto o il mutuo e le bollette, quel mese non mangia, pure i mesi a seguire sicuramente mangia poco.

Di chi è la colpa di tutto questo? Semplice è di chi paga e asseconda queste rapine, si avete capito bene, la colpa è la vostra perché se tutti iniziaste a non mandarceli più i vostri bambini da questi mercenari, il loro business si interrompe o meglio, si ridimensiona perché saranno costretti ad abbassare notevolmente i prezzi. Guardatevi intorno, sicuramente ci sono realtà diverse, che chiedono cifre sociali, giuste e idonee per la fascia a cui si rivolgono, i bambini. Purtroppo queste realtà, sono più uniche che rare.

La cosa divertente è che queste “aziende” del terzo settore, nei propri statuti depositati presso le rispettive agenzie delle entrate, si arrogano la facoltà di voler divulgare la cultura dello sport e del benessere senza profitto, no amici cari, questi signori vogliono solo fare cassa, quanto più possibile. Ci sta è giusto avere un guadagno, anche sostanzioso, ma non sulle spalle dei bambini, se volete guadagnare fatelo altrove.

FARE QUESTO BUSINESS, SULLE SPALLE DEI BAMBINI È VERGOGNOSO.

QUANTO DOVREBBE COSTARE IL CONTRIBUTO MENSILE PER UN BAMBINO, PER QUALSIASI ATTIVITÀ?

Al massimo 35 euro per la formula mensile, 90 euro con la formula trimestrale, questi dovrebbero i costi massimi da sostenere.

QUANTO DOVREBBE COSTARE L’ISCRIZIONE ANNUALE PER UN BAMBINO?

Al massimo 20 Euro, con la tipologia completa C.

QUESTO BUSINESS VERGOGNOSO, DOVE PORTA?

Sicuramente da nessuna parte, tutte le palestre che adottano questa politica, hanno sempre lo stesso numero di bambini ai propri corsi, spesso questi corsi durano meno di un anno, non hanno margine di crescita e non si garantiscono assolutamente un guadagno costante. E’ evidente a tutti che il budget famigliare, li dove è in difficoltà va a tagliare le spese superflue, la palestra è quella più inessenziale di tutte. Questi corsi per bambini figli di ricchi, sono quelli che spariscono prima degli altri. Occhio però, non diteglielo ai proprietari delle palestre che questa politica è fallimentare, sapete la maggior parte di loro si sente imprenditore esperto di marketing e gestione aziendale..

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